lunedì 2 agosto 2010

Le foto delle vacanze


Dopo anni di isolamento, finalmente ho tirato fuori gli attributi e ho deciso: siamo in agosto, sono in ferie e FACCIO IL TURISTA. Basta con quintalate di snobberia mascherata da diffidenza, basta con la poetica delle piccole cose, basta. Famiglia, si va a Firenze. Col treno. Ci si mescola con innumerevoli cittadini del pianeta tutti convenuti lì per lo stesso motivo, cioè venire a vedere una delle culle della civiltà moderna. Alè, macchina fotografica e via. Si scavalla l'Appennino ed eccoci a Santa Maria Novella, pronti ad illustrare tutto quel casino alla nostra figliola. E man mano che ci si inoltra verso il Duomo, le piazze celebri, i persei e le fontane, ci si accorge di quanto sia difficile spiegare questa realtà confusa e decadente. Possibile che alla fine il senso della giornata sia infilarsi in un negozio Disney a rimirare la familiare paccottiglia televisiva? No, non bisogna mollare, forza, passiamo Ponte Vecchio, mangiamoci 'sto gelato e dirigiamoci a Boboli. Troppo caldo, però. Poi, scusa, un giardino senza giochi per i bambini che giardino è? Va bene, ho capito, è giusto che sia così. C'è un tempo per ogni cosa. Ricordo ancora quando vidi Firenze dall'alto dopo aver fatto il Passo della Colla con l'errequattro. Ecco, quello era il momento giusto. Adesso son diventato troppo materiale, anche volendo non riuscirei a fare dei gran voli di fantasia, forse perchè dopotutto son stato fortunato: i miei sogni si son realizzati tutti! Cioè, quasi tutti, dai.

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