sabato 21 agosto 2010

You want me be somebody who I'm really not


Anche gli indie-alternative-punk-snob hanno una carcassa da muovere, e io ultimamente la muovo con la roba di M.I.A. (tipo l'ultimo allucinato album, /\/\/\Y/\). Questa sconvolta furbacchiona sta facendo cose troppo fuori per avere un successo di massa (complici anche i dieci - venti anni di ritardo su Quando La Musica Contava Qualcosa), ma perlomeno riesce a farsi notare. Il genere è un bel misto di hip-hop, dance, reggae, pop, rock, eccetera. Poi qualche sparata, video fatti apposta per provocare, gli amici giusti (Diplo, Rusko, Blaqstarr, Switch e tutti gli altri extraterrestri della compagnia), i campionamenti giusti e le citazioni giuste (Clash, Pixies, Jonathan Richman, Suicide), un tocco di sano Situazionismo (arieccoci!) e il gioco è fatto. Fatto sta che sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo, quando il presente esisteva ancora. E adesso basta, facciamo ballare un poco 'sti quattro neuroni che ci restano! Per tutto il resto c'è Lady Gaga.

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