lunedì 28 dicembre 2015

I Quindici






















Belle and Sebastian - Girls In Peacetime Want To Dance
Blur - The Magic Whip
Jamie XX - In Colour
Kendrick Lamar - To Pimp A Butterfly
Low - Ones And Sixes
Major Lazer - Peace Is The Mission
PIL - What The World Needs Now
Rihanna feat. Kanye West & Paul McCartney - Four Five Seconds
Sharon Van Etten - I Don't Want to Let You Down EP
Sleaford Mods - Key Markets
Sleater-Kinney - No Cities To Love
Sufjan Stevens - Carrie & Lowell
Violent Femmes - Happy New Year EP
Wire - Wire

Inside Out (Pixar)

martedì 15 dicembre 2015

Sono stato in un mondo parallelo














Ho scoperto a cosa serve questo inutile blog: a fermare per un attimo il tempo. Tra uno scazzo e l'altro, in questi mesi ho avuto modo di ascoltare il monolitico The cutting edge, 18 cd contenenti le registrazioni integrali effettuate da Bob Dylan negli anni di grazia 1965 e 1966. Esperienza pazzesca: come essere a fianco di Hieronymus Bosch mentre immagina, abbozza e dipinge Le tentazioni di Sant'Antonio. Ho anche riacquistato la mia dose di spiritualità ricordandomi di essere un Jedi proprio in tempo per addestrare anche mia figlia prima dell'uscita del nuovo Star Wars. Il viaggio nello spazio-tempo è proseguito con le nuove strip di Bloom County, riapparse improvvisamente dopo lo stop nei gloriosi anni ottanta. A rammentarmi di essere nel 2015 ci hanno pensato un terrificante virus informatico che ha sequestrato e cancellato la maggior parte dei miei files, i due autovelox contro i quali lotto ogni giorno sulla San Vitale e altre cose sulle quali è veramente difficile scherzare tipo le nuove sanguinarie guerre di religione, abitudine umana veramente dura a morire. Tornando a piccolezze più personali, mentre i Capra & Cavoli hanno inciso quattro pezzi ispirati alle Fiabe Italiane raccolte da Calvino (in occasione della mostra fotografica ravennate Giricoccola), i Jean Fabry hanno concluso le registrazioni del cd al Duna Studio; nel nuovo anno si passerà a editing, mix e mastering con la speranza di una uscita primaverile. E' stata una avventura paragonabile a Torbido Blok. Nel frattempo, fra le esibizioni live va segnalata la partecipazione Jingle Bell Ross, concerto natalizio dei gruppi russiani che ha visto un teatro gremito per uno spettacolo fieramente disomogeneo organizzato dalla Pallacorda e presentato da un Ragazzini in gran spolvero. Abbiamo cantato le tre canzoni eseguite lo scorso anno davanti a casa di Pappi al freddo sotto un lampione: Campanèla del Sindaco Molinari, Buon Natale Animale con il Piccolo Coro Capra & Cavoli in costume balneare (un po' di situazionismo alla romagnola!) e Vorrei cantare insieme a voi con finale à la Ramones. Bellissimo. C'è vita, lontano dai social network.

mercoledì 23 settembre 2015

La Fira di Sett Culur


Avvertenza: oramai conscio della mia deriva nel cyberspazio, farò nomi e cognomi (e soprannomi) di gente del mio universo parallelo come se si trattasse di star universalmente riconosciute (noi compresi, ovviamente).
Detto questo, volevo documentare quanto accaduto all'ennesima Fira di Sett Dulur di Russi (RA), che ci ha visti nell'insolita veste dei Jean Fabry intenti a fare la cover band dei Capra & Cavoli. Forse era già successo, ma credo mai in maniera così evidente. Zigulo ha avuto l'incoscienza di proporci uno spazio notoriamente "morto" come la domenica pomeriggio dopo pranzo: scelta suicida che però si è rivelata piuttosto divertente (c'era anche un po' di gente!). Siccome si trattava di eseguire musica da ragazzini, abbiamo appunto chiamato con noi Riccardo Ragazzini, reduce da una "Mamma Russi addio" declamata la notte precedente sullo stesso palco. In mezzo alle varie capraecavolate ha eseguito "Oh my Romagna" e una versione spoken word de "La Fira di Sett Culur", vecchio brano della prima edizione di Linguaza. Oltre a R.R. sono saliti sul palco tre componenti del Piccolo Coro C&C (la Sofia, l'Alice Zauli e il signor Andrea Denti) per esibirsi in alcuni pezzi tra cui una versione prog di "Ti dico una cosa", approfittando della presenza del sindaco Molinari che recentemente ha affermato "L'ho inventato io, il prog". L'aria di pioggia e i vapori della Canena Nova hanno dato origine ad una performance molto sopra le righe, con Giulio che accelerava tutto in perfetto Ramones-style, Pappi che mostrava il cd di "Fole e bestiole" al contrario dicendo che erano gli altri ad essere ribaltati, io che ho imposto di rieseguire "I'm a little axolotl" perchè non era venuta bene e Marlo che si è fatto scappare qualche sconcezza indegna di uno spettacolo per famiglie. Povero Ivano, che era al mixer! Ah, si è visto anche Roto, quindi ci eravamo tutti.

domenica 23 agosto 2015

Se ce l'hanno fatta loro ce la posso fare anch'io













Eeesatto! Questo commento raccolto alla festa E-state a sinistra coglie in pieno il principio basilare del punk mentale. E' da anni che lo diciamo e fa piacere che ogni tanto il messaggio venga raccolto. Però mi permetto di dire due robe a chi volesse intraprendere questa strada: intanto, un po' bisogna nascerci. Poi, non pensiate sia una cosa facile: gli scazzi fra di noi sono all'ordine del giorno e le nostre esibizioni sono più simili a sedute di musicoterapia che a concerti. Però si va avanti e ci si toglie pure qualche soddisfazione. Le segrete sessioni di registrazione al Dunastudio per l'album-manifesto dei Jean Fabry proseguono e stanno succedendo cose veramente sorprendenti: neanche noi sappiamo cosa ne verrà fuori ma ogni tanto addirittura ci commuoviamo. Sarà l'età. Ma, come dice il poeta:

Our time is now, here in the morning of our lives.

Jonathan Richman

venerdì 21 agosto 2015

Errando

E' uscito il nuovo EP dei Jean Fabry, si chiama Errando e si scarica gratis su www.jeanfabry.net
Tanto per dire, stavolta i temi trattati spaziano dai cantanti-siciliani-filosofi alla gnu wave, dal misterioso axolotl alle canzoni da combattimento, dalla cultura del cibo al leggendario Mataluna.
Fate un po' voi.
Au revoir.

http://www.jeanfabry.net/

http://www.jeanfabry.net/audio/RS008_Errando.rar


 

venerdì 7 agosto 2015

Fole e bestiole Tour

Così finisce la prima tranche del Fole e bestiole Tour: tutti insieme a cantare E la balena dopo una serie di rocambolesche esibizioni estive a Russi (RA) e dintorni. sono addirittura arrivati video sulle tv locali e il profilo Facebook: ormai è una cosa talmente seria che ci scappa da ridere!

martedì 30 giugno 2015

Astromalestro

E' con rinnovato stupore che mi accingo a scrivere queste due righe riguardanti l'ennesima partecipazione dei Jean Fabry al Festival Delle Arti di Cervia. L'ONU e L'Unesco hanno dichiarato il 2015 Anno Internazionale Della Luce e l'Associazione Il Cerbero ha colto la palla al balzo battezzando l'evento cervese "E luce fu". Noi abbiamo portato Astromalestro, spettacolo che si proponeva di scoprire chi paga la bolletta della luce delle stelle. In assenza di Pappi, io Marlo e la Sofia ci siamo presentati (agghindati alla Victor Von Frankenstein / Gene Wilder) con una scaletta scientifico - astronomica che mescolava materiale "sperimentale" dei Jean Fabry, pezzi dei Capra & Cavoli adatti all'occasione e alcune cover in tema come Eclisse Twist di Mina e l'immancabile Selene di Modugno; proprio durante l'esecuzione di quest'ultima si sono aperte le cateratte del cielo e ci è stato chiesto di replicare il tutto la sera successiva (acquazzone escluso). Le due serate hanno visto susseguirsi un gran numero di momenti memorabili (non necessariamente in positivo) e vorrei elencarne qualcuno:
1) la "sigla" Astromalestro con avveniristica scenografia a base di candeline scintillanti;
2) la performance altamente artistica di "Radio amatore" con tanto di rasoio elettrico à la Sonic Youth;
3) Marlo travestito da Bianconiglio che zompava su e giù dal palco;
4) "A gramadora" e "Gli scariolanti" con Rosanna Emmi;
5) gli infiniti bis della seconda serata.
Questo è quanto.

martedì 9 giugno 2015

Grazie

Pur essendo perfettamente consapevole che questo blog non lo legge (quasi) nessuno, sento il bisogno di lasciare una piccola traccia nel cyberspazio in occasione dell'uscita del mini-cd dei Capra & Cavoli "Fole e bestiole". I Jean Fabry, gruppo di cui mi onoro di far parte da più di vent'anni, sono impegnati nelle registrazioni di un album "tangibile" che documenti le loro avventure da eterni "alternativi" fai-da-te: prima o poi uscirà, saremo tutti contenti, eccetera eccetera. Nel frattempo però, a fronte della visibilità ottenuta dai Capra & Cavoli in questi ultimi tempi, abbiamo pensato di realizzare un piccolo cd autoprodotto che ospitasse alcune canzoncine a sfondo "animalesco" che fanno parte del nostro repertorio dal vivo. Di per sè è una piccola cosa, e noi siamo un piccolo branco di fortunati a cui piace ogni tanto fare i fenomeni, ma desidero ringraziare di cuore tutti coloro che ci hanno sostenuto e ci hanno voluto bene sino a qui. Questa famiglia "allargata" di bambini (giovani e vecchi) che ci segue con passione è una cosa molto rara e preziosa: faremo del nostro meglio per continuare a farne parte.

sabato 6 giugno 2015

L'andirivieni

















Per la serie "chi semina, raccoglie" mi fa piacere rilevare che le canzoni di "Io sono un libro" si sono tolte qualche bella soddisfazione: alcune benemerite insegnanti di Russi e Bagnacavallo le hanno scelte per le famose feste di fine anno scolastico, che da sempre riservano grandi emozioni e grandi confusioni. Ho avuto la fortuna di assistere (anche dal bancone del mixer con l'ineffabile Maria Giulia, prima che un uragano tropicale ci costrigesse alla fuga) all'incredibile spettacolo di intere classi intente a cantare "Le lingue sono un mucchio" o "L'andirivieni" (in particolare quest'ultima) come se fossero tormentoni tipo "Azzurro" o "Io vagabondo", roba che se me lo avessero detto non ci avrei creduto mai al mondo. Poi c'è stato il più bel Marameo di sempre: l'ormai classico appuntamento per bambini di ogni età organizzato da Altr'e20 mi ha visto presente per tutto il weekend, tra campeggio notturno e robe musicali tipo un paio di comparsate come fonico dei poveri e il live dei Capra & Cavoli. In quest'ultima occasione abbiamo fatto outing rivelando l'imminente uscita del mini-cd "Fole e bestiole" (registrato al Dunastudio durante le tante sessioni degli ultimi tempi) e abbiamo salutato tutti sulle note di "Bella ciao", ancora una volta richiesta dal pubblico. Che dire?

sabato 16 maggio 2015

Giorgio ha trovato il passaggio

Ci sono cose di cui non sta bene scrivere. Soprattutto sui blog. Quindi non ne scriverò. Scriverò invece del primo compleanno di Ruota Libera Fusignano, che ha chiamato i Jean Fabry per fare andare di traverso la torta ai presenti. Questi eroi su due ruote hanno mostrato ancora una volta di che pasta sono fatti e, a proposito di cibo, lode all'ottima Enobottega Fata Roba. Noi abbiam fatto la solita, di roba: giri del colombo, pappi, rotoballe, viti da stringere eccetera. Dopo un paio di ere geologiche, abbiamo eseguito una nuova versione di "Giorgio ha trovato il passaggio", purtroppo per salutare il più grande autostoppista del pianeta, recentemente scomparso. Saluto riproposto anche la sera dopo nella sua madrepatria (Russi), durante una esibizione al Bar Centrale. Come al solito, la nostra sfacciataggine nel proporre pezzi originali in dialetto romagnolo e italiano, suonati come se stessimo scherzando (ma seriamente) ha lasciato interdetti gli astanti, tranne qualcheduno rapito per sempre dal punk mentale.

mercoledì 15 aprile 2015

In zir par la Rumagna


































Un altro bel tour de force. Prima di tutto un paio di canzoni all'anteprima dialettale de La musica nelle aie, ormai storica manifestazione faentina con la quale i Jean Fabry non c'entrano assolutamente nulla ma che ci ha visti cantare ben volentieri "Indrì d'zent énn" davanti ad un pubblico di amanti del vernacolo romagnolo che chissà mai cosa avranno pensato vedendo me e Marlo. Tra l'altro Pozzi della Metallurgica Viganò ci ha presentati come un gruppo punk. Ac maraveia!
Il giorno dopo cadeva il 70° anniversario della Liberazione di molte delle nostre città lungo il Senio: la joint-venture Mataluna / Primola ci ha permesso di suonare nel tardo pomeriggio a casa della benemerita Carlotta Laghi e la sera per l'ennesima volta alla ex Casa Del Popolo della Rossetta. Da Carlotta ci siamo esibiti unplugged perchè pensavo si trattasse di una situazione piuttosto raccolta, e invece c'era un sacco di gente e ci siamo sgolati; al Mataluna c'erano a sentirci quattro gatti e noi ne abbiamo approfittato per fare le prove. Sul palco addirittura il grande Manuel Rossano (anni nove) che ci ha suonato "Apache" e la Sofiaxolotl. Per la cronaca: eseguita tre volte nel giro di quattro ore "Bella ciao" e una emozionante "L'effetto paradosso della camomilla" a cappella con Lelo. Splendide interpretazioni del sindaco Molinari che ha musicato le rime del poeta forlivese Vespignani.
Un paio di giorni dopo, Capra & Cavoli di ritorno alla Bottega Matteotti per un pomeriggio "informale" dal titolo "La lumaca e l'axolotl" assieme al mastro giocattolaio Papetti e al fotoanimatore Tedioli. Ci siamo divertiti un mucchio, anche se Marlo si era scordato il tubofono: Papetti ha recitato il Jabberwocky di Lewis Carroll e alla fine il solito Manuel ci ha spinto a cantare per l'ennesima volta "Una mattina mi son svegliato...".

domenica 29 marzo 2015

Come va?

Generalmente, quando mi viene chiesto "Come va?" non ho mezze misure: o taglio corto buttando là qualche parola a vanvera, o investo il mio interlocutore con una logorrea cieca e inarrestabile tutta incentrata sulla mia incredibile esistenza di uomo qualunque. Comunque la risposta odierna è: bene, grazie.
Cos'è successo in questi tre mesi in casa Jean Fabry / Capra & Cavoli? Le solite robe: Capra & Cavoli in giro qua e là per cantar di bestie e presentar libriciddì, mentre Jean Fabry di nuovo al Dunastudio per un po' di roba nuova e per il famoso cd-raccolta.
Ah, prima che mi scordi: per tutta una serie di motivi (quelli di una milionata di altri precisi a me) sono un po' stanco di scrivere questo miserabile blog e, non essendo mai saltato sul carro dei rinomati social network di massa (eh beh, di massa sì, se no che social è, che network è?) mi sa che presto la mia naturale propensione alla misantropia prenderà il sopravvento. E va beh. Comunque, tanto per smentire tutto ciò: ieri per me-suonatore è stata una giornata particolare e dato che il blog è fondamentalmente un diario, approfitto del "format" e passo a sintetizzare i fatti avvenuti.
Mattino: presentazione di "E se a scuola non ci vado?" con Gianni Zauli in quel di Piangipane, dove un bel branco di bambini-genitori sapientemente radunati dalla inarrestabile Alice Iaquinta ha mostrato di apprezzare musica, parole e disegni (questi ultimi grazie alla gradita presenza dell'illustratrice Eva Rasano); alla fine abbiamo giustamente accontentato i bimbi più piccoli con una "Sotto il ponte di baracca" liberatoria.
Pomeriggio: altra presentazione (questa volta con l'aiuto della Sofia Baruzzi) alla libreria di Ravenna La Libraffa, dove in un contesto più intimo e raccolto sembrava proprio di trovarsi a scuola (una scuola fatta a modo nostro, però).
Sera: Jean Fabry coinvolti per presentare l'associazione La Sinistra Per Russi con Zigulo & C. nella ex-chiesa in albis di, appunto, Russi. Difficile dare conto di quel che è successo: ricordo di aver cantato "Maremma amara" con la mia amica Giovanna Santandrea (che da piccoli si cercò di sconsacrare pure l'oratorio Don Bosco, con esiti altalenanti), poi "E zir d'e clomb" con tutti che si faceva davvero un girotondo, poi c'era Marlo che ragliava come un somaro durante Rotoballe, poi c'era quell'uomo che si chiama Riccardo Ragazzini che ha riproposto la benemerita "Mamma Russi addio" in perfetto Remotti-Romagna-style (da goccioloni: almeno, io li avevo e mi toccava pure suonare). E c'era anche il sindaco Molinari, che, da buon juke-box vivente, durante la serata è passato dal triangolo ben temperato a "Omareneromareneromarenè". E alla fine, tutti assieme con il Mistico e l'Aviatore per "Ho visto un re" e, dulcis in fundo, "The lion sleeps tonight / E lion u s'è indurment": conclusa quest'ultima, ci siam guardati che sembravamo tutti bambini la mattina di Natale e l'Aviatore diceva "Dobbiamo farlo ancora, dobbiamo farlo ancora" mentre Pappi scattava foto-ricordo (che non sono venute).