mercoledì 23 settembre 2015

La Fira di Sett Culur


Avvertenza: oramai conscio della mia deriva nel cyberspazio, farò nomi e cognomi (e soprannomi) di gente del mio universo parallelo come se si trattasse di star universalmente riconosciute (noi compresi, ovviamente).
Detto questo, volevo documentare quanto accaduto all'ennesima Fira di Sett Dulur di Russi (RA), che ci ha visti nell'insolita veste dei Jean Fabry intenti a fare la cover band dei Capra & Cavoli. Forse era già successo, ma credo mai in maniera così evidente. Zigulo ha avuto l'incoscienza di proporci uno spazio notoriamente "morto" come la domenica pomeriggio dopo pranzo: scelta suicida che però si è rivelata piuttosto divertente (c'era anche un po' di gente!). Siccome si trattava di eseguire musica da ragazzini, abbiamo appunto chiamato con noi Riccardo Ragazzini, reduce da una "Mamma Russi addio" declamata la notte precedente sullo stesso palco. In mezzo alle varie capraecavolate ha eseguito "Oh my Romagna" e una versione spoken word de "La Fira di Sett Culur", vecchio brano della prima edizione di Linguaza. Oltre a R.R. sono saliti sul palco tre componenti del Piccolo Coro C&C (la Sofia, l'Alice Zauli e il signor Andrea Denti) per esibirsi in alcuni pezzi tra cui una versione prog di "Ti dico una cosa", approfittando della presenza del sindaco Molinari che recentemente ha affermato "L'ho inventato io, il prog". L'aria di pioggia e i vapori della Canena Nova hanno dato origine ad una performance molto sopra le righe, con Giulio che accelerava tutto in perfetto Ramones-style, Pappi che mostrava il cd di "Fole e bestiole" al contrario dicendo che erano gli altri ad essere ribaltati, io che ho imposto di rieseguire "I'm a little axolotl" perchè non era venuta bene e Marlo che si è fatto scappare qualche sconcezza indegna di uno spettacolo per famiglie. Povero Ivano, che era al mixer! Ah, si è visto anche Roto, quindi ci eravamo tutti.

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