lunedì 19 febbraio 2018

Rebellious jukebox






















Salutiamo anche Mark E. Smith. Non sono un fan terminale dei Fall, di quelli-che-han-tutti-i-dischi-che-han-fatto, ma una cosa è certa: sono stati una esperienza artistica fondamentale per tutti gli appassionati di musica rumorosa. L'uomo era un genio e i numerosi aneddoti sul suo caratteraccio non possono sminuire il valore del suo lavoro. Più punk del punk, quintessenzialmente inglesi, acidi, cinici, onesti, fuori. Basta ascoltare un disco a caso, il primo come l'ultimo, per avvertire quel senso di "illegalità" che il rock'n'roll ha ormai perso per sempre e tentare di capire quanto ciò abbia significato per la cultura del secolo scorso. Non credo di esagerare, ma se così fosse chi se ne frega. E' chiaro che questo discorso potrebbe essere applicato a tante band, ma credo che i Fall rappresentino meglio di molti altri (ben più famosi e anche forse più importanti) il senso della questione. John Peel una volta disse che gli sarebbe dispiaciuto morire perchè la cosa gli avrebbe impedito di ascoltare il nuovo disco dei Fall. Bene, in qualche universo parallelo lui e Mark E. Smith stanno registrando finalmente una nuova Peel Session.

"They are always different; they are always the same" (John Peel)

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