martedì 9 gennaio 2018
Un Kinotto ogni due ore fa passare il malumore
Un posto nuovo dell'ARCI, come dicevano quelli. All'inizio del 2018, i Jean Fabry hanno avuto la fortuna di poter compiere un bel viaggio spazio-temporale esibendosi al Kinotto di Borgo Masotti come se niente fosse. Il giovine cantautore Viscuso (gestore del locale) ci ha aiutati dal banco mixer e magicamente ci siamo trasformati in un gruppo musicale, suonando per gli astanti tutto il cd "Se non vuoi perdere i pezzi" più tre cover: la conclusiva Quand il est mort le poète e due pezzi degli Skiantos (la solita Gelati e, ovviamente, Kinotto). Questa dimensione in trio sta incredibilmente funzionando e la consueta ospitata del Sindaco Molinari è stata come sempre un valore aggiunto. Al di là di tutto, è una grande soddisfazione potersi permettere di eseguire roba di vent'anni fa come Parallelo, I pappi dei pioppi e Volgare (stavolta senza aspirapolvere ma con la scopa, dato che era il 6 gennaio). Finito finalmente di pagare il cd, si continua increduli e incoscienti a fare punk mentale pour tout le monde. Fino a che dura.
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