giovedì 28 marzo 2013

Dove siamo ora?

Dove siamo ora? Boh. Io sinceramente vado avanti a tentoni. Cioè, a volte sono piuttosto deciso ma in realtà non ho idea nè di cosa stia facendo nè tantomeno del perchè. Anchè Pacman vagava qua e là nel labirinto, ma almeno aveva l'obiettivo di sfuggire ai fantasmi. Sarà anche banale, ma quando si è più vicini ai cinquanta che ai quaranta evidentemente agli esseri umani qualcosa succede. Crisi di mezza età? Troppo comodo. In fin dei conti ogni età ha le sue difficoltà, ma questa è biologia. Che si fa? Si crescono i figli, si trova un'occupazione per sbarcare il lunario e si cerca un ruolo sociale coerente con le proprie inclinazioni (se si è fortunati le ultime due cose coincidono, altrimenti ci si dà al punk mentale). Quando ho cominciato a scrivere questo blog ero sicuramente più motivato, ora è "solo" un diario minimale della vita dei Jean Fabry / Capra & Cavoli. Di cos'altro dovrei parlare? Della primavera che non arriva? Del governo che non arriva? Piuttosto parlo di dischi, tv e altra spazzatura simile. Fermo restando che per me l'evento culturale più significativo degli ultimi tempi è The amazing world of Gumball, sul versante musicale (cioè gli mp3 che ascolto in macchina recandomi al lavoro, vale a dire una media di trenta minuti giornalieri) si sta consolidando il trend dei vecchi-che-fanno-musica-vecchia-ma-pur-sempre-meglio-dei-giovani-che-fanno-musica-vecchia, tipo i Camper Van Beethoven, gli Wire, Johnny Marr, Nick Cave, i My Bloody Valentine e buon ultimo David Bowie (la cosa più fresca che ho sentito di recente, il che è tutto dire). E' proprio quest'ultimo, più vicino ai settanta che ai sessanta, a chiedersi "Where are we now?" e la cosa è oltremodo incoraggiante, anche perchè se non lo sa lui figuriamoci noialtri comuni mortali!

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