venerdì 29 marzo 2013
No, tu no
Lo sapevo ma non mi volevo rassegnare. L'avrei voluto vedere ancora una volta, intento a biascicare qualche verità incomprensibile, ma non c'è stato niente da fare: Jannacci non c'è più. L'ho conosciuto da bambino grazie a mio padre e mi ha accompagnato fino a qui (ed oltre), con l'atteggiamento di chi ha capito tutto ma tanto è inutile. Roba da ridere e piangere insieme. Mi ci è voluto un po' ma negli ultimi anni ho capito quanto era grande, di una grandezza sana, positiva, assoluta. Una cosa mi consola: Vincenzina, Giovanni telegrafista, il dritto, il palo della banda dell'ortica, Veronica e tutti gli altri sono ancora tra noi e ci resteranno per sempre. Ciao.
giovedì 28 marzo 2013
Dove siamo ora?
Dove siamo ora? Boh. Io sinceramente vado avanti a tentoni. Cioè, a volte sono piuttosto deciso ma in realtà non ho idea nè di cosa stia facendo nè tantomeno del perchè. Anchè Pacman vagava qua e là nel labirinto, ma almeno aveva l'obiettivo di sfuggire ai fantasmi. Sarà anche banale, ma quando si è più vicini ai cinquanta che ai quaranta evidentemente agli esseri umani qualcosa succede. Crisi di mezza età? Troppo comodo. In fin dei conti ogni età ha le sue difficoltà, ma questa è biologia. Che si fa? Si crescono i figli, si trova un'occupazione per sbarcare il lunario e si cerca un ruolo sociale coerente con le proprie inclinazioni (se si è fortunati le ultime due cose coincidono, altrimenti ci si dà al punk mentale). Quando ho cominciato a scrivere questo blog ero sicuramente più motivato, ora è "solo" un diario minimale della vita dei Jean Fabry / Capra & Cavoli. Di cos'altro dovrei parlare? Della primavera che non arriva? Del governo che non arriva? Piuttosto parlo di dischi, tv e altra spazzatura simile. Fermo restando che per me l'evento culturale più significativo degli ultimi tempi è The amazing world of Gumball, sul versante musicale (cioè gli mp3 che ascolto in macchina recandomi al lavoro, vale a dire una media di trenta minuti giornalieri) si sta consolidando il trend dei vecchi-che-fanno-musica-vecchia-ma-pur-sempre-meglio-dei-giovani-che-fanno-musica-vecchia, tipo i Camper Van Beethoven, gli Wire, Johnny Marr, Nick Cave, i My Bloody Valentine e buon ultimo David Bowie (la cosa più fresca che ho sentito di recente, il che è tutto dire). E' proprio quest'ultimo, più vicino ai settanta che ai sessanta, a chiedersi "Where are we now?" e la cosa è oltremodo incoraggiante, anche perchè se non lo sa lui figuriamoci noialtri comuni mortali!
martedì 26 marzo 2013
giovedì 7 marzo 2013
Punk mentale ai Lom a merz?
L'amico Eliseo Dalla Vecchia (fine dicitore e cultore del dialetto romagnolo) ha ingaggiato i Jean Fabry per i Lom a merz a Savarna (RA). Trattandosi di una manifestazione strettamente incentrata sulle tradizioni romagnole c'entravamo come i cavoli a merenda, ma abbiamo aderito con il solito infantile entusiasmo coinvolgendo anche il Sindaco Molinari e il suo repertorio in vernacolo.
Approfittando della presenza di numerosi giovanissimi ci siamo lanciati immediatamente nel mondo di AmbarabàCDcocò con il consueto risultato positivo (nonostante gli allucinanti cappelli "contadini" da noi indossati). La nostra esibizione si è alternata a quella degli Sciucarén del Milleluci con le loro magiche fruste (!!!) e nell'avanzare del pomeriggio abbiamo compiuto svariate acrobazie per eseguire un repertorio adeguato all'occasione: abbiamo rispolverato qualche pezzo in dialetto, qualche canzone popolare e qualche classico del punk mentale non eccessivamente punk e non eccessivamente mentale. Il risultato complessivo è stato ottimo (cioè siamo ancora vivi), con momenti di vero situazionismo e richieste del calibro de La fira ed San Lazar. Che altro dire? Probabilmente siamo amanti del rischio! Peccato che la prevista accensione del finale fuoco propiziatorio non abbia sortito grandi risultati: questo viene generalmente interpretato come una primavera ancora di là da venire. Noi siamo comunque già pronti.
Approfittando della presenza di numerosi giovanissimi ci siamo lanciati immediatamente nel mondo di AmbarabàCDcocò con il consueto risultato positivo (nonostante gli allucinanti cappelli "contadini" da noi indossati). La nostra esibizione si è alternata a quella degli Sciucarén del Milleluci con le loro magiche fruste (!!!) e nell'avanzare del pomeriggio abbiamo compiuto svariate acrobazie per eseguire un repertorio adeguato all'occasione: abbiamo rispolverato qualche pezzo in dialetto, qualche canzone popolare e qualche classico del punk mentale non eccessivamente punk e non eccessivamente mentale. Il risultato complessivo è stato ottimo (cioè siamo ancora vivi), con momenti di vero situazionismo e richieste del calibro de La fira ed San Lazar. Che altro dire? Probabilmente siamo amanti del rischio! Peccato che la prevista accensione del finale fuoco propiziatorio non abbia sortito grandi risultati: questo viene generalmente interpretato come una primavera ancora di là da venire. Noi siamo comunque già pronti.
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