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C'è una luce che non se ne va mai. Insomma, più che una luce oramai è un cerino nell'oscurità, ma c'è. L'ho rivista di recente in queste quattro tipe californiane che si fanno chiamare
Dum Dum Girls. Roba da vecchi maschi indie bavosi, direte voi: e invece, porca miseria, mi vien da dire di no. E non solo per la
cover dalla quale ho preso spunto per scrivere le mie solite due fregnacce, quanto per i loro pezzi autografi; niente di rivoluzionario, ma si respira un'aria sufficientemente malsana. Rumore e melodia, punk'n'roll, baracca, ormoni in subbuglio, insomma tutto il classico armamentario. E nell'anno di grazia 2011 non è per niente poco.
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