E così, ci resta solo Taylor Swift. O, in altre parole: aiutaci, Taylor Swift, sei la nostra unica speranza. Come siamo giunti a questo? Beh! Intanto non dimentichiamo che, ad esempio, Ronald Reagan in gioventù era stato un attore (magari non una superstar, okay, ma se lo ricordavano bene, ecco), Berlusconi cantava sulle navi, Grillo e Zelensky facevano i comici, Cicciolina... vabbè, insomma ci siamo capiti. Però per la divina Taylor quel che si prospetta è addirittura il ruolo della salvatrice del mondo libero: e Taylor fai 'sto benedetto endorsement, e Taylor cosa ne pensi del conflitto israelo-palestinese, e Taylor di qua, e Taylor di là. No, ma dico, seriamente: c'è fior di commentatori che aspetta una sua mossa, anche perchè, obbiettivamente, sposterebbe opinioni, voti e pure l'asse terrestre, mi sa. E lei zitta. Niente. Continua a portare in giro per il mondo il suo circo, a riempire gli stadi, a fare i miliardi e ad essere famosa-perchè-famosa. Ma per ora nient'altro. Secondo me aspetta il momento giusto, la furba. La cosa bizzarra è che non ci vedo niente di strano. Il consenso e il potere, ora più che mai, percorrono la stessa strada. E adesso basta, se no mi viene su una botta di anarchia e rischio seriamente di dire qualcosa di sensato.
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