martedì 19 settembre 2017
Sruva åt skruvarna då och då
Ieri sera a Russi (RA) si è svolto uno dei più begli spettacoli dei Jean Fabry: è da mesi che stiamo cercando di festeggiare l'uscita di "Se non vuoi perdere i pezzi" con i tanti russiani che vi hanno partecipato e... non ci siamo riusciti nemmeno stavolta perchè alla Fira Di Sett Dulur pioveva di brutto. E quindi? Quindi abbiamo approfittato della situazione per una cena tipica (caplét, bèl e cot, canèna, brazadèla) in compagnia di Gnelez e del suo mitico cugino Franco Barattoni. Il Maestro Barattoni vive a Stoccolma e, svariati anni fa, ha realizzato una versione in svedese del nostro pezzo "Lamento del venditore di libri". Ieri sera, dando seguito ad una mia folle richiesta, ci ha portato la sua versione di "Stringi le viti di tanto in tanto" ("Sruva åt skruvarna då och då") con l'intenzione di eseguirla prima o poi dal vivo assieme a noi. Durante la cena, con una voce che ci ha fatto venire in mente quella del compianto Giovanni Fabbri, ci ha accennato le sue rivisitazioni nordiche di "Rotoballe" e "Mercatone". La sobria idea con cui si è conclusa la serata è stata, conseguentemente, quella di un concerto proprio a Stoccolma. Foto di gruppo, baci, abbracci e punk mentale.
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