venerdì 14 luglio 2017

Watch the corners

foto: rockon.it

Quando ormai non ci speravo più son riuscito a vedere i Dinosaur Jr. (in ottima forma, tra l'altro).  Io e Roto siamo andati a Padova: la cosa buffa è che ci dovevamo andare l'anno scorso ma alla fine rinunciammo (per manifesta stanchezza da vecchi), salvo scoprire dopo quasi un anno che anche i Dinosaur avevano dato forfait per problemi di salute e avrebbero recuperato la data. Concerto alla mia portata: non vicinissimo a casa ma col numero giusto di gente per poterselo godere. Cosa dire di questo gruppo? Erano (e sono) la band di Roto: di quella covata lì io ero più per gli Husker Du e i Pixies, ma dopo tutti questi anni sono praticamente di famiglia. Tra l'altro gli ultimi dischi sono persino belli. J Mascis è La Chitarra della mia generazione: un eterno assolo incurante degli errori (pochi) e del sempre incombente solipsismo (un filo); con quella voce assurda, poi, ha legittimato tutti gli scazzati ad esprimersi anche quando non c'è niente da dire. L'esatto contrario della rockstar anni settanta, pur proveniendo ugualmente da quei mondi lì (ma con il post-punk a fare da ponte). Lou Barlow (basso ipercinetico e canzoni byrdsiane) e Murph (batteria-metronomo e cuore pulsante) sono fondamentali nell'economia generale. Alla fine strano mix di sensazioni, da un lato sembra che trent'anni non siano minimamente passati ma dall'altro è meglio seguire il loro consiglio: watch the corners (alla romagnola: occhio agli spigoli).

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