lunedì 8 dicembre 2014
Per la libertà
Quando ho saputo che in occasione del 70° della Liberazione di Russi (RA) l'ANPI e il compagno Balbi stavano organizzando un evento musical-teatrale in teatro, ho fatto una cosa che di solito non faccio: mi sono autoinvitato. Ciò che mi ha fatto compiere questo gesto per me poco naturale è stata la convinzione che potesse avere un senso portare sul palco alcune canzoni di E se a scuola non ci vado? con tanto di Piccolo Coro della Liberazione (ça va sans dire). Beh, la mia proposta è stata accettata. A questo punto, in una settimana di tempo i Capra & Cavoli hanno messo assieme il loro modesto contributo all'evento (che ha preso il nome di Oltre il fiume, come il corto omonimo realizzato per l'occasione). Si è giunti al giorno fatidico con una certa apprensione ma fondamentalmente tranquilli (o forse incoscienti). Ci è stata riservata la chiusura dell'intero spettacolo, costituito principalmente dalla commovente performance musical-teatrale de Il mistico e l'aviatore (Balbi e Cimatti), che hanno ripercorso settant'anni di canzoni resistenti alternandosi agli interventi del presidente dell'ANPI locale (Enzo Bolognesi) che ci ha fatto ricordare quei lontani momenti leggendo alcune testimonianze di chi allora c'era e ha vissuto in prima persona l'orrore della guerra e la straziante lacerazione del popolo italiano. Dopo un brano di Claudio Molinari (Il disertore di Boris Vian) è toccato a noi e siamo partiti con Mi piace non mi piace, affrontando a modo nostro il tema purtroppo sempre attuale della intolleranza. Poi siamo passati a Sulla carta, eseguita con l'aiuto della Sofia e di uno splendido planisfero "preso a prestito" da Marlo in qualche istituto scolastico. Per L'andirivieni (canzone che evidenzia in modo agrodolce il fatto che la storia del genere umano non sia altro che un susseguirsi di guerre) è entrato in scena il Piccolo Coro della Liberazione, sei giovani birbanti di nostra conoscenza che dall'alto dei loro nove anni sono stati protagonisti di una performance impeccabile, interagendo con Molinari nella poesia introduttiva Tera e guera e dando fiato alle loro ugole durante l'esecuzione del brano. L'ultima canzone è stata ovviamente Bella ciao, eseguita da tutti i protagonisti di Oltre il fiume con il caloroso supporto del pubblico presente in sala. E' stato probabilmente il momento più bello e importante della mia minuscola vita da suonatore di punk mentale. Alla fine, quando ho detto a Pappi che dopo questa esibizione ci saremmo potuti anche sciogliere, lui mi ha giustamente ricordato che lo dico tutte le volte.
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