sabato 27 dicembre 2014

Il tagliere di Zigulo

La politica è un argomento sconveniente, come la religione, la sessualità, le abitudini alimentari, i gusti culturali, eccetera. Oops! Praticamente tutto! Qualsiasi idea / attitudine / inclinazione personale è pericolosa socialmente, perchè può metterti "al di fuori" e conseguentemente farti perdere i benefici insiti nel far parte di un gruppo con caratteristiche apparentemente omogenee. Beh, da questo banale ragionamento si desume che, allora, chi se ne frega: tanto vale essere se stessi. Senza bisogno di fare a tutti i costi proselitismo, è sano quindi seguire le proprie convinzioni ed essere pure pronti a discutere per difenderle (o addirittura a cambiare idea!). Per dire, fare punk mentale da vent'anni e passa non è certo il modo più socialmente vantaggioso per avere un riscontro di massa e diventare delle star. E qui torna in gioco la politica: quest'anno io e i Jean Fabry ci siamo esposti politicamente, dando il nostro modesto contributo alla cosiddetta "Altra sinistra". Siamo grandi e vaccinati e sappiamo tutti quanto sia difficile convertire in realtà gli ideali, ma l'uguaglianza sociale rimane un obiettivo non disprezzabile, per alcuni di noi. Non ci turba nemmeno definirci antifascisti, dato che la storia dovrebbe aiutarci a non ripetere gli errori del passato: chiaro che magari per qualcuno non si tratta di errori, ma torniamo al punto di partenza e cerchiamo di essere coerenti. Quest'estate mi sono ritrovato in una piazza del mio paese a cantare Bella ciao ad una manifestazione di reazione ad un raduno neofascista; non mi son sentito meglio di qualcun altro, mi son semplicemente sentito di farlo per difendere un principio in cui credo. Io sono un po' primitivo riguardo al web 2.0, ma mi capita di leggere qua e là commenti violenti / razzisti / sessisti; forse gli autori sarebbero meno impulsivi e potrebbero articolare meglio il proprio pensiero se invece di utilizzare la comodità del cyberspazio si confrontassero in una discussione non virtuale, faccia a faccia con chi la pensa diversamente. Oh, sono il primo ad avere difficoltà nel confronto diretto ma son convinto che sia il male minore; si chiama democrazia, anche se non è più di moda. Poi magari sarò sempre minoranza, ci sarà sempre qualcuno che mi darà del "romantico" (è successo) ma va bene così. Qua a Russi, nel mio paese, siamo un piccolo gruppo ma è stata una bella annata; sono arrivati anche risultati elettorali non disprezzabili (dal nostro punto di vista) e si va avanti. Aneddoto finale (con retrogusto provinciale): il prode Zigulo (il nostro candidato sindaco) ha ricevuto in regalo per le feste di fine anno un tagliere di legno con la sua foto stampata sopra. A parte il tocco lievemente kitsch non ci sarebbe niente di strano, non foss'altro che il "mandante" è il suo dirimpettaio, militante della fazione politica avversa! Che si fa, torniamo a Don Camillo e Peppone?

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