sabato 16 luglio 2011
Tramonto
martedì 12 luglio 2011
The last living rose

Come posso parlare di PJ Harvey senza dare la stura ai sentimenti? Vent'anni di ascolti non sono passati invano, ed è chiaro che andare a vedere la (ex?) ragazza del Dorset in concerto nella Santa Ferrara Sotto Le Stelle non può che portarmi pericolosamente in zona melò. Vorrei però fare uno sforzo e tenere i piedi ben piantati in questo presente che poi così schifo non fa, anzi, tutt'altro: lo splendido Let England Shake dal vivo non perde un grammo del suo valore, grazie anche ad una formazione essenziale ma perfetta (John Parish, Mick Harvey, Jean-Marc Butty).
Sono orgoglioso di ammettere che ero principalmente lì proprio per quest'ultimo disco e per il precedente White Chalk, anche se non posso negare lo scontato ma inevitabile scossone per Angelene. Attorno a me, molta gente pareva invece cercare il mito e forse pure la riot girl che PJ Harvey non è mai stata: ogni qual volta imbracciava l'elettrica il livello di adrenalina saliva alle stelle. E il rock? Per me ce n'è stato un bel po', nonostante il vestito-da-prima-comunione-con-piume-in-testa-e-autoharp. Bello spettacolo da portare in giro, di una professionalità oramai dimenticata e il cui valore non sta negli orpelli ma nella musica e nelle canzoni, come dovrebbe essere sempre.
Ah, mi sono anche divertito come un demente a menarla con la vecchia gag della somiglianza fra Mick Harvey e il Sindaco Claudio Molinari, tanto per farvi capire che non è che fossi ad una funzione religiosa. Quando ci vuole ci vuole, con buona pace della grande vecchia Polly. Stop.
mercoledì 6 luglio 2011
Prossima fermata: Vatnajokull
venerdì 1 luglio 2011
Solo una terapia

Iscriviti a:
Post (Atom)