Nel contesto dell'ambizioso progetto (al quale abbiamo da tempo aderito seppur con qualche remora) Come Essere Bravi Genitori, abbiamo recentemente provveduto a far recuperare il tempo perduto dalla nostra figliola riguardo alla conoscenza di un grande artista italiano: Ligabue. Dato che siamo dei rompiscatole (sempre alla ricerca dell'originalità a tutti i costi), il Ligabue a cui ci riferiamo non è però il crinuto cantautore pop, bensì il pittore naif. Gran bella mostra in quel di Mamiano di Traversetolo, esposte anche varie sculture (le quali mi hanno colpito anzichenò) e la famoso moto con la quale scorrazzava per Gualtieri e zone limitrofe. A proposito di Gualtieri e zone limitrofe, dopo aver goduto dei panorami, delle bestie in continua lotta fra loro e degli innumerevoli ritratti dell'Antonio, ci è parso oltremodo filologicamente corretto recarci proprio sotto il Po. Ci siamo quindi a breve trovati a Brescello, fra il Caffè Don Camillo e il Caffè Peppone; a Boretto sul porto fluviale per vedere l'effetto che fa; infine proprio a Gualtieri, dove nella bella piazzona abbiamo beccato l'esibizione dei Tamburi Del Crostolo con tanto di mangiafuoco e Bella Ciao finale. Bella gita, alla faccia di Sciarmelsceìcche & C.
Ricaricato dall'esperienza, mi preparo al tour de force col quale passerò alla storia come L'uomo Che Voleva Conoscere I Propri Limiti: quattro esibizioni in quattro giorni, prima a Faenza poi le tre di Cervia farcite di riletture da Petrolini ai CCCP, da Umiliani a Battiato, dalla Caselli agli Skiantos. Il lavoro a me mi stende / e per giunta non mi rende...
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