Il Romagnolo ci teneva a dimostrare sempre
un carattere forte e coraggioso; anche nella
miseria sapeva fare dell'umorismo e sapeva
trovare la battuta spiritosa: "I magneva di selt
ad semia" ...
tratto da "La ludla" n.20, aprile 2000
Caro diario (perchè è di questo che si tratta, seppur con l'aggiunta di quel pizzico di esibizionismo oramai cronico), tu sai che ogni tanto mi capita di assemblare delle canzoncine e che la maggior parte delle quali entra a far parte del repertorio del gruppo-bricolage Jean Fabry. Stavolta le cose sono andate diversamente e con l'aiuto di Duna ho fatto uscire tre pezzi da solo, con quella che il webmaster Zini ha definito la nuova "onanistica" formazione. Con la bestia Covid ancora in giro a fare danni, la difficoltà nel riuscire a lavorare con i miei due soci per un ennesimo progetto si è mostrata in tutta la sua evidenza e la voglia di produrre comunque qualcosa ha partorito il primo ep dei Salti di scimmia (cioè me, myself & I, anche se Duna si è rivelato fondamentale per dare un senso a questo ennesimo capriccio). Tecnicamente le registrazioni sono state effettuate in casa mia con mezzi di fortuna e poca perizia tecnica e una volta in studio i difetti sono stati trasformati in pregi (al mio orecchio, ovviamente) con un uso creativo della famigerata tecnologia. Ma perchè continuo a tener nota di cose come queste con tutto quello che succede nella vita? Boh, forse è proprio a causa di tutto quello che succede nella vita, o magari è una testimonianza un po' narcisistica che potrebbe però essere di aiuto ad altri malcapitati desiderosi di esprimersi e di comunicare con il resto dei bipedi (forse) senzienti. Qua il professionismo non c'entra niente e non me ne vogliano gli artisti veri che ci campano: questo è il torneo dei bar, dove tutti possono sentirsi eroi per un giorno o anche meno.
2-3 salti di scimmia è il primo pezzo, solita roba in levare con testo post-apocalittico; poi c'è S'la foss par me in dialetto romagnolo che affronta il tema della socialità (il che fa ridere perchè in Romagna si vive da sempre un'ambivalenza paradossale fra la rinomata accoglienza e l'essere strégn o spagogn = sdegnoso, serio, poco socievole); infine Càpita, canzone non-solo-natalizia ispirata ad una installazione faentina del Maestro Gorini. Alè, può bastare: in futuro arriveranno altri salti di scimmia, oltre ovviamente al ritorno dei Jean Fabry.
https://www.jeanfabry.net/audio/Salti%20di%20scimmia%20-%202-3%20salti%20di%20scimmia.zip
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