venerdì 14 gennaio 2011

Quello che mi piace a me

Come si forma il gusto di una persona? In parte probabilmente è innato e in parte è determinato da quel che ci succede nel corso dell'esistenza, mi vien da dire. Tipo: magari mi faccio influenzare da quello che dicono i miei Media Di Riferimento (sia sposandone le tesi sia agendo da bastian contrario in opposizione al démone conformismo, seppur di nicchia), o da altri esseri umani dei quali tengo in particolare considerazione il parere (anche qui, nel bene e nel male). A volte quello che mi piace è scaturito da un'esperienza intensa (che ne so, un viaggio, una relazione affettiva, la lettura del televideo) e tutto ciò che ne ha fatto parte è entrato talmente sottopelle da non riuscire più a distinguerlo dalle passioni più "pure". Un classico è "la nostra canzone". Cioè, magari mi è sempre piaciuto l'hardcore punk, ma una volta sono andato a ballare il liscio con una che mi piaceva e anche se non l'ho mai più vista, tutte le volte che ascolto il liscio mi sento bene. Perchè poi, possiamo girarla come ci pare, ma (ed è dimostrato da studi scientifici, pensa te) il gusto è legato al piacere (che sia rilascio di serotonina, o adrenalina o quel che è) quindi si può desumere che tutto è lecito (come in amore e in guerra, guarda caso), da Bach a Bombolo. Va bene, facevo prima a dire che i gusti sono gusti, invece della solita menata. A proposito: adesso ascolto molta roba, ma alla fine torno sempre ai dischi nuovi di Wire e Gang of four. Demenza senile? Boh. Mi piacciono un bel po'. E altro che Arcade fire o compagnia bella. Oops, l'ho detta.

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