domenica 27 febbraio 2022

Contronatura

foto Gianni Zampaglione
Eccomi qua, buffo-ometto-con-chitarra nella piazza della mia piccola città occidentale (denominata Russi, bizzarra coincidenza che strappa un sorriso amaro) a cantare Blowin' in the wind. Il me stesso ventenne (che fece il servizio militare obbligato dalla famiglia e incapace di autodeterminarsi a sufficienza) vedrebbe in questo un segno di coerenza e fedeltà ai principi della nonviolenza, mentre per il me stesso col barbone grigio la questione è più complessa. Ma è mai possibile che ai tempi del #metoo-blacklivesmatter-cyberbullismo-eccetera ci sia qualcuno che con i soldatini, i carri armati e le bombe va a casa degli altri spazzando via vite, dignità, civiltà? La sindaca di Russi ha giustamente detto di non voler vivere nel 1939 ma nel 2022, perchè nonostante tutto certe faccende dovrebbero far parte di un passato da non ripetere. E' chiaro che (come successe con l'ex Jugoslavia) questa guerra in Ucraina a due passi da casa ci colpisce maggiormente rispetto agli innumerevoli conflitti attivi in tutte le parti del mondo. Pensavamo ormai di essere al sicuro, dopo che i nonni ci avevano trasmesso dosi massicce di anticorpi: abbiamo continuato a ricordare la Liberazione ogni anno a costo di sembrare inutilmente noiosi e fuori moda; abbiamo persino digerito il concetto di guerra difensiva, ricordando le strazianti lotte partigiane; abbiamo circoscritto l'istinto belligerante alle manifestazioni sportive (nonostante ogni tanto anche lì facciano capolino comportamenti da censurare); abbiamo cercato di trasmettere i valori della solidarietà, della convivenza civile, del rispetto. E quindi? Beh, bisogna semplicemente continuare così. Sappiamo che minuscole guerre di potere avvengono quotidanamente in tutti i nostri ambienti di vita, sappiamo che il benessere materiale di qualcuno si fonda sullo sfruttamento altrui, forse stiamo cominciando addirittura a capire che i movimenti migratori non si basano sul portarci-via-la-nostra-roba e basta. Mettersi d'accordo senza spaccarsi la testa conviene a tutti. Se poi qualcuno allarga le braccia tirando in ballo la natura umana, prendendo un po' troppo sul serio ciò che proclamava ironicamente il grande Bracardi ("L'uomo è una bestia!") allora è proprio giunto il momento di andare contronatura.