lunedì 24 novembre 2014
Io combatto e vinco
In occasione delle elezioni regionali, la famiglia Jean Fabry ha dato una mano alla lista di sinistra L'Altra Emilia Romagna. Prima o poi scriverò due righe per spiegare (in primo luogo a me stesso) il motivo del nostro coivolgimento politico, ma per ora mi limito ad una breve cronaca dei fatti accaduti. Abbiamo partecipato ad un paio di eventi, entrambi a Russi di Romagna: il primo all'aperto (in un pomeriggio di novembre che pareva aprile) e il secondo al Teatro Comunale. Nella prima occasione abbiamo avuto il fegato di presentare due pezzi nuovi, Io combatto e vinco e Errando (nata come omaggio/parodia nei confronti di Franco Battiato ma oramai dotata di vita propria), oltre a Indrì d'zent énn (Indietro di cent'anni) con la classica ospitata del benemerito Riccardo Ragazzini. In più, Gelati (Skiantos, da Bologna) e Io sto bene (CCCP, da Reggio Emilia) per rimarcare il carattere regionale della consultazione elettorale. Finale con Cento, cento per omaggiare Marlo che ha raggiunto i Cinquanta, cinquanta. Presenti all'evento Balbi + Cimatti che ci hanno addirittura portato indietro nel tempo con una Across the universe da singalong. C'era anche il signor Ivano Marescotti (!), che durante un bel monologo dei suoi ha sintetizzato il nostro comune impegno facendo riferimento alla giovane candidata Angela Dell'Olio: "Se avesse voluto usare la politica per fare carriera non sarebbe qui!". Vero.
La serata al teatro mi ha visto fare gli straordinari: oltre al set di classici con i Jean Fabry (Molinari compreso, con tanto di programma elettorale e una basetta sola, per motivi ancora da chiarire), mi è stato chiesto pure di fare il presentatore (roba da matti) e di accompagnare Balbi in Qualcuno era de L'Altra Emilia Romagna.
L'ospite d'onore della serata era nientepopodimeno che Alberto Camerini, che ha portato sul palco una performance genuina e alternativa, culminante in una Maccheroni elettronici con tanto di forchettata di pasta offerta alla sua imperturbabile ballerina Liudmila Markova. Sentire poi Camerini e Molinari parlare dei vecchi tempi del Rock Italiano è stato uno spettacolo emozionante di cui serberò eternamente ricordo.
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