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Mescolare il folk irlandese al punk. Adesso è una cosa scontata, ma quando arrivarono i Pogues per molti di noi fu proprio un'epifania. Il becero luogo comune irlandesi-musica-alcool-casino si sparse ulteriormente nel globo terracqueo, ma chi se ne frega: io ci trovai solo un grande gruppo e delle grandi canzoni. Le grandi canzoni le scriveva un tizio con pochi denti ma storti e la voce del demonio: Shane MacGowan. Oggi, trenta novembre duemilaeventitre, Shane ha lasciato questa dimensione dopo che per almeno trent'anni lo si è costantemente dato per moribondo a causa dei suoi ripetuti eccessi. Non so cosa dire, la gente muore e gli omaggi postumi lasciano sempre il tempo che trovano, ma Shane è stato molto importante per me e per tante altre persone quindi un ricordo ci sta eccome. Ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo almeno tre volte e finchè campo ascolterò con piacere ogni tanto la sua voce. Quando da Muzak ascoltai per la prima volta If i should fall from grace with god aggiunsi un altro bel mattoncino nel muro della mia (mal) educazione culturale. Quest'uomo ha scritto - tra le altre -
una delle più belle canzoni di tutti i tempi ed è stato un esempio di creatività espressiva fuori dal comune, anche senza conoscerlo di persona era facile volergli bene. Poeta è ormai una parolaccia ma in questo caso si potrebbe usare senza apparire banali. At salut, Shane.
If I should fall from grace with God
Where no doctor can relieve me
If I'm buried 'neath the sod
But the angels won't receive me
Let me go, boys
Let me go, boys
Let me go down in the mud
Where the rivers all run dry
This land was always ours
Was the proud land of our fathers
It belongs to us and them
Not to any of the others
Let them go, boys
Let them go, boys
Let them go down in the mud
Where the rivers all run dry
Bury me at sea
Where no murdered ghost can haunt me
If I rock upon the waves
No corpse shall lie upon me
It's coming up threes, boys
Keeps coming up threes, boys
Let them go down in the mud
Where the rivers all run dry
If I should fall from grace with God
Where no doctor can relieve me
If I'm buried 'neath the sod
So the angels won't receive me
Let me go, boys
Let me go, boys
Let me go down in the mud
Where the rivers all run dry
Ho scritto qualche giorno fa di lui e di Sally Maclennane: "E’ un pezzo che ho molto caro, mi ricorda un periodo bello della mia tarda adolescenza. La cantavamo ogni volta che uno di noi lasciava il paesello per andare all’università o a cercar fortuna altrove. Con i Pogues passammo estati intere a strimpellare versioni impossibili di Fiesta, A Pair of Brown Eyes, Dirty Old Town e altri piccoli capolavori. In genere quando muore un artista “famoso” non me ne frega granché (beh, forse a parte Joe Strummer). Ma lui mi ha tirato giù qualche lacrimuccia. Certo, anche per questioni personali come ho appena detto. Ma forse anche perché lui, come pochissimi altri, era “vero”, per usare un aggettivo abusato e stantio. Sad to say I must be on my way so buy me beer and whisky ‘cos I’m goin’ far away…"
RispondiEliminaParole sante (sia le tue che quelle di Shane).
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