mercoledì 21 novembre 2012

La felicità è un coltello caldo

Ogni tanto succede ancora. Dopo milioni di ascolti più o meno "telefonati" salta fuori un disco inaspettatamente bello e, di conseguenza, importante. E che due palle, uno dice: ci mancava solo il disco importante. Mi permetto di dire che i dischi importanti servono eccome, e chi non ci sta non sa cosa si perde. Oh, per carità, de gustibus: viviamo in un mondo libero, se non ricordo male. La ragazza col polpo sulla testa è Fiona Apple, e per quel che mi riguarda ha fatto proprio un gran bel lavoro: The Idler Wheel Is Wiser Than the Driver of the Screw and Whipping Cords Will Serve You More Than Ropes Will Ever Do. Non la conoscevo, pare che negli anni abbia riscosso un notevole successo (cosa che noi indie-snob solitamente indie-snobbiamo) e il cantautorato pianistico col mal di vivere non è mai stato il mio genere, MA. Com'era quel luogo comune? Questo album cresce ad ogni ascolto. I pezzi son belli, le esecuzioni splendide, gli arrangiamenti (minimali) perfetti. La voce di Fiona Apple è molto espressiva e poco manieristica, qua e là mi ricorda il Lennon del doppio bianco. Come diceva Palombo (Riccardo Pangallo) citando Eraclito? Chi non si aspetta l'inaspettato non troverà la verità.

If I'm butter, if I'm butter,
If I'm butter, then he's a hot knife,
He makes my heart a cinemascope screen
Showing the dancing bird of paradise.

Fiona Apple, "Hot knife"