mercoledì 8 febbraio 2012

Bisesto


Alle volte, la memoria labile può anche essere qualcosa di divertente. Per esempio, non ricordavo assolutamente che la March Hare di Alice (la Lepre Marzolina, insomma) fosse stata tradotta dalle nostre parti anche con il fantasioso appellativo di Leprotto Bisestile. Stanotte ho sognato tra l'altro una versione alternativa di Alice che per pudore non rivelerò (la colonna sonora era Lost in the supermarket dei Clash, per dire). Comunque, torniamo al discorso iniziale. Per quel che valgono i numeri (tutto e niente, a seconda) in Occidente corre l'anno 2012, portatore di una cattiva fama a causa della demenziale interpretazione di una cosiddetta profezia Maya: questo anno è pure bisesto, con tutto quel che ne consegue a livello di sfighe e superstizioni varie (per chi ci crede, è ovvio). Questo Medioevo costantemente dietro l'angolo spesso fa incazzare ma, facendo di necessità virtù, ci si può anche giocare un po'. Sarebbe bello (nel mio piccolo) strolgare qualcosa di simbolico e scemo, tipo un album dei Jean Fabry. Potrebbe essere un lavoro minimale, che oltre alle bizzarrie bisestili riprenda più o meno le solite "tematiche" a noi care: chessò, l'estinzione dei tritoni, l'effetto paradosso della camomilla, il proliferare delle cuffie, roba così. Tra l'altro, ho finalmente trovato una momentanea soluzione al buon vecchio dilemma "Perchè continuare a suonare punk mentale?"; la risposta è "Perchè sì." ed è condivisa da coloro con i quali continuo ad avere la fortuna di pastrocchiare. E quindi lo facciamo, dai. Presto si va in studio.